Influencer e K.O.L artificiali: cyber figure di successo

Come in molti Paesi del mondo, anche In Italia esistono gli “influencer”. Sono delle figure di spicco, che influenzano le preferenze e i gusti dei consumatori. In altri Stati, come per esempio in Cina, un Key Opinion Leader (K.O.L) è un “testimonial” o “ambassador”, che lavora per qualche etichetta di spicco e svolge il lavoro di influencer.

Ma indovinate un po’ cosa hanno rilevato i più attenti: una delle figure K.O.L più seguite in Cina, non esiste! Scoprite cos’è successo dopo questa rivelazione.

Come nascono gli influencer e i K.O.L

In Italia è possibile diventare un influencer di successo, proponendo su un Social Network le proprie opinioni. I motivi, per i quali una persona possa essere seguita e quindi possa diventare famosa, sono sicuramente dettati dall’aspetto fisico, il modo di porsi e il metodo di intrattenimento adottato: insomma una serie di caratteristiche che attirano l’utente.

Spesso accade anche che un influencer di successo diventi poi un testimonial di un brand, pur non avendo una formazione del tutto adeguata. Ovviamente esistono anche molte figure altamente professionali, che sfruttano il loro talento, per diventare influencer nel mondo del web.

In Cina, invece, il percorso è piuttosto diverso. I K.O.L cinesi sono degli esperti di un settore, che hanno un séguito in rete. Spesso, sono dei personaggi televisivi o della musica e solo successivamente aumentano il loro successo nel mondo dei social. Il significato di K.O.L, quindi, trascende quello che abbiamo in Italia di influencer.

Infatti, all’interno di questa categoria, ricade tutta una serie di personalità importanti come cantanti, attori, presentatori televisivi, politici e specialisti del settore. Naturalmente ci sono anche i blogger, che assomigliano ai nostri influencer, ovvero le celebrità del web (soprannominate in cinese wanghong).

Un punto di riferimento per i consumatori

Indipendentemente dal paese di origine, gli influencer o K.O.L. sono un importante punto di riferimento per i consumatori. Il web è un metodo tecnologico di comunicazione per i giovani e cercare un modo per influenzare gli acquisti di questo importantissimo settore di mercato, è uno degli scopi delle più grandi aziende di una nazione.

KOL cinesi

I K.O.L cinesi producono un numero spaventoso di visualizzazioni, otto volte superiori agli account ufficiali dei brand. Questi personaggi possono mettere a disposizione un numero di follower tale, da rendere efficace qualsiasi campagna di marketing proposta dalle aziende. Lo scopo è sempre quello di vendere un evento o un prodotto, nonché migliorare la reputazione del brand ed indirizzare i visitatori verso gli acquisti.

Quindi, è piuttosto facile intuire che la scelta del personaggio giusto è di fondamentale importanza per le aziende e che i profitti sono direttamente proporzionali alla corretta scelta dell’influencer o del K.O.L per il proprio brand.

I Bot K.O.L

Così, ancora una volta, mi ritrovo a parlare di Bot. Sembra ormai un’ossessione ma, in realtà, è quello che le aziende hanno iniziato ad usare, per aumentare le vendite dei loro prodotti. Stiamo affrontando un periodo, in cui è necessario prestare la massima attenzione a quello che si legge o che si vede attraverso un video. Se poi vuoi sapere cosa sono Bot maligni e come difendersi da essi, leggi questo articolo.

Alcuni “nerd” asiatici hanno rilevato che Ayayi, una delle top K.O.L cinesi, ossia una ragazza influencer seguitissima e amatissima, ha un piccolo difetto: NON ESISTE! Purtroppo, è solo un personaggio creato ad arte, per indurre agli acquisti. Uno spregevole trucco, adottato dalle aziende, per aumentare le vendite.

Verrebbe da sorridere a questa notizia ma, credetemi, la cosa è piuttosto inquietante. Possiamo affermare ormai: “Tutto quello che vedi, potrebbe essere falso”.

Arrivare a scoprire che le aziende si possano affidare alle intelligenze artificiali, per creare una “cyber figura”, che funga da influencer di successo, mi allarma parecchio.

Questo “cyber personaggio” ottiene oltre 40 mila nuove visualizzazioni ogni giorno e raggiunge numeri pazzeschi nei suoi post: oltre tre milioni di visite-utenti.

Un punto di vista curioso sulle cyber figure di successo

Adesso parliamo di quello che la notizia sulla verità del personaggio ha suscitato. Molti potrebbero pensare che aver rivelato la vera identità di Ayayi, possa provocare un crollo esponenziale dei follower. È quello che ho pensato anch’io. Ma ci sbagliamo!

Ayayi non rischia assolutamente di compromettere la propria immagine. L’essere un prodotto digitale, le consente di apparire sempre perfetta: non potrà mai dire o fare cose sbagliate o essere vittima di scandali. Può anche garantire un profilo attivo 24 ore su 24 e soddisfare tutti gli utenti, che le scrivono ad ogni ora del giorno e della notte.

Per questo motivo Ayayi non verrà mai eliminata, anzi, collaborerà a breve con altri marchi famosi, diventando probabilmente un’apripista per altre figure digitali femminili, che diventeranno così delle bravissime intrattenitrici e stabiliranno interazioni con i fan grazie, all’incredibile intelligenza artificiale, di cui sono dotate.

La storia dei K.O.L digitali

In futuro, il mondo intero sarà digitalizzato e tutto avrà una copia nel mondo digitale virtuale, come uno specchio del mondo reale“. cit.

KOL digitali cinesi

Come sono nate le figure digitali

Nel 1989, la Biblioteca Nazionale di Medicina ha lanciato il “Visible Human Project“. Questa è stata la prima volta nella storia dell’umanità, in cui è stato introdotto il concetto di umani digitali virtuali. Da allora molti paesi, tra cui Stati Uniti, Giappone, Corea del Sud e Cina hanno avviato un’ondata di ricerca tecnica e applicazione di esseri umani digitali virtuali.

Entrando nel ventunesimo secolo, i progressi della tecnologia informatica hanno rapidamente aumentato il grado di simulazione degli esseri umani virtuali. Nel 2007, la società giapponese Crypton Future Media ha utilizzato programmi di animazione al computer e sintesi vocale per lanciare il doppiatore virtuale “Hatsune Miku“, che ha suscitato scalpore in tutto il mondo. Questo è anche il primo personaggio virtuale, ampiamente riconosciuto al mondo.

Al Digital Expo del 2019, Kevin Kelly, editore e fondatore della rivista Wired, nonchè autore di “Out of Control“, ha descritto come nella sua immaginazione possa diventare il mondo digitale nei prossimi 20 anni, fantasticando sul fatto che i fan adoreranno i futuri K.O.L digitali.

All’International Consumer Electronics Show, tenutosi a gennaio del 2020, Samsung ha lanciato Neon, uno straordinario essere umano digitale virtuale.

Nel settembre dello stesso anno, alla conferenza “Baidu World 2020“, il conduttore della CCTV Kang Hui e il fondatore di Baidu Robin Li, rispettivamente con due conoscenti virtuali, Xiao Kanghui e Little Li Yanhong, hanno avviato un dialogo in diretta, che ha attirato i media e suscitato grande interesse.

Recentemente a Xiaohongshu, tra luci e ombre e dall’aspetto super realistico, si è presentata una cyber figura con il nome di Ayayi. Questo nuovo personaggio ha suscitato ancora una volta un’accesa discussione.

Ayayi

Un gran numero di celebrità di Internet e gli altri K.O.L reali stanno scrivendo le loro opinioni riguardo a questa immagine. Alcuni personaggi di spicco, in Cina, hanno cambiato il colore dei capelli e hanno iniziato ad imitatare gli sfondi ambientali di Ayayi, pubblicando i loro “selfie”.

Secondo le ultime ricerche, ci sono migliaia di utenti che scattano foto e fanno selfie con Ayayi nella città di Xiaohongshu. Altri fan di K.O.L. Cinesi, invece, hanno avuto accese discussioni su questa figura digitale. In ogni caso, un vastissimo numero di persone sta iniziando a porsi il quesito, se questi personaggi artificiali siano appropriati oppure no.

Se parliamo di digitale, la prima cyber figura, che ha impressionato il popolo cinese, fu nel 2013 la “Virtual Teresa Teng“. Pare che, all’epoca dei fatti, abbia cantato rispettivamente con Jay Chou e Fei Yuqing: molti spettatori si commossero fino alle lacrime.

Fatto sta che il numero di persone digitali, pur con diversi stili e nuovi contenuti artificiali, si sta rapidamente inserendo nel mercato cinese dove il pubblico si va gradualmente abituando a tali cyber figure. A questo punto, possiamo dire che Kevin Kelly merita di essere definito un profeta.

Ayayi il primo meta-umano

Ayayi, quindi, può essere considerata il primo vero meta-umano esistente. Questo termine, utilizzato per descrivere i superumani nel mondo immaginario dell’universo DC (Digital Comics), è anche un sinonimo sia di mutante che di mutato nell’Universo Marvel e post-umano negli Universi Wildstorm e Ultimate Marvel.

meta-umani

Questi concetti, che fino a pochi anni fa erano solo il frutto dell’immaginario mondo dei cartoni animati giapponesi (detti anime o manga), si basano oggi sullo sviluppo approfondito di esseri umani digitali iperrealistici grazie alla Unreal Engine (motore grafico sviluppato da Epic Games. Nato nel 1998 evolve e sviluppa il software basandosi sulle potenzialità degli hardware disponibili. Ad oggi è stata annunciata la quinta generazione del motore).

Rispetto alle figure virtuali del passato, gli umani digitali sono progettati e sviluppati con riferimento agli umani fisici in tutti gli aspetti: dell’impostazione del personaggio, della modellazione, dell’estetica, ecc. Inoltre hanno la stessa tridimensionalità, forma del viso, capelli, tono della pelle, personalità, ecc.

L’intero processo non solo mette in campo un livello tecnico di prestazioni elevatissime, ma incorpora in esso le esigenze all’azienda che sviluppa queste persone digitali in termini di richieste dei consumatori.

Per questo motivo, gli umani digitali super realistici come Ayayi, sono gli avatar più avanzati che l’essere umano abbia potuto mai creare. Possono essere posti all’apice della piramide del mondo digitale. Una volta introdotti sul mercato, possono rapidamente conquistare il mondo del commercio elettronico (speriamo solo che non diventino come nel film fantascientifico “The Terminator”, altrimenti sarebbero guai seri).

Prima di Ayayi, nel mondo, erano nate circa una cinquantina di “persone digitali” attive sui social network. Nonostante non siano neanche lontanamente paragonabili a questo super meta-umano, hanno fatto guadagnare quasi dieci milioni di dollari alle aziende che li hanno messi sul mercato cinese.

Nessuna delle figure digitali precedente ad Ayayi, però, era cinese. Proprio per questo motivo questa ulteriore integrazione, ad oggi, ha fatto guadagnare ad Ayayi, dei numeri mai visti prima, nel mercato dei social cinesi.

Ayayi è stata lanciata sul mercato il 20 maggio 2021. Da allora ha ottenuto 95.000 “Like” (mi piace), 13.000 risposte ai “post” e oltre 2 milioni di visualizzazioni. Anche il numero dei follower è impressionante: è quasi arrivato a 55.000 utenti e la popolarità continua a crescere. Tutto questo grazie ai concetti precedentemente espressi sui tempi di stazionamento on-line e di risposta ai follower, che non potrebbero essere rispettati da un essere umano.

Questo progetto digitale, in qualità di rappresentante di esseri umani digitali iper realistici, ha tracciato per il mercato cinese un segno per quanto riguarda l’economia futura.

Perché i personaggi come Ayayi saranno il futuro

Ayayi è stato un progettato digitale commercializzato da RM Inc. (Ranmai Technology) dopo aver consultato e selezionato diversi settori di mercato e dopo aver sperimentato oltre 40 versioni di Ayayi con l’aiuto di utenti fittizi.

Secondo i dati forniti dall’Azienda produttrice, i principali fan di Ayayi sono i giovani dai 16 ai 26 anni, ovvero la Generazione Z, che rappresentano quasi il 60% del mercato digitale. In termini di genere, l’83% sono donne.

generazioni B X Y Z

Secondo le statistiche, la persona media della Generazione Z utilizza i telefoni cellulari fino a 6 ore al giorno e le loro vite unitamente alle interazioni sociali, mostrano chiaramente una tendenza alla “digitalizzazione” e alla “virtualizzazione“.

Allo stesso tempo, grazie al miglioramento degli standard di vita pro capite e all’influenza del consumismo, il potere di acquisto complessivo della Generazione Z è aumentato considerevolmente rispetto a quello delle generazioni precedenti, considerando la stessa fascia di età.

Sotto l’impulso di questa generazione, gli idoli virtuali, che in passato erano considerati di nicchia, possono iniziare a fare parte della cultura popolare e creare un enorme mercato. Il “Rapporto sull’osservazione degli idoli virtuali” dal 2019 ad oggi, pubblicato da iQiyi (piattaforma di visualizzazione di video simile a Utube nel del territorio cinese) mostra che il mondo virtuale è in forte crescita.

Secondo i dati della piattaforma di metadati vtbs.moe, nel 2019 le vendite degli abbonamenti per gli idoli virtuali sono aumentati del 350% rispetto all’anno precedente. Dal punto di vista dell’offerta, gli idoli “digitali” hanno molti più vantaggi rispetto agli idoli della vita reale, come già ampiamente spiegato.

Dopo decenni di sviluppo di Internet, il confine tra virtuale e realtà sta diventando sempre più labile e l’esperienza degli utenti verso la virtualizzazione estrema, ci rivela che il settore è molto apprezzato in tutte le fasce di età.

Nel Meta-verso (termine coniato da Neal Stephenson in Snow Crash del 1992 nel libro di fantascienza descritto come una sorta di realtà virtuale condivisa tramite internet, dove si è rappresentati in tre dimensioni attraverso il proprio avatar) l’immersione e la partecipazione del digitale raggiungono l’apice. Per questi molti pensano che diventerà la “forma definitiva” di internet.

I metaumani ci guideranno verso un meta-universo?

Nel 2022 il CEO di Tencent Ma Huateng proporrà una nuova era digitale che diventerà l’internet del futuro. Ancora non sappiamo in cosa abbia investito, sicuramente sarà appartenente alle aree chiave della realtà aumentata (AR) e della realtà virtuale (VR).

realtà aumentata e realtà virtuale

Internet, social e video giochi, che compongono il mondo digitale e che attualmente sono già piuttosto iper realistici, potrebbero cambiare forma in breve tempo. Gli investimenti effettuati dai colossi del mondo digitale, stanno lanciando progetti e startup legati al meta-universo e sono molto seguiti anche dagli investitori.

Roblox, una piattaforma di gioco Sandbox UGC, ha debuttato alla Borsa di New York nel 2021 e il suo valore di mercato fu stimato in 4 miliardi di dollari. Ad oggi il suo valore è di circa 40 miliardi di dollari, ha quindi aumentato di dieci volte il suo valore.

Dall’inizio di quest’anno, la società di giochi cinese MetaApp ha investito ulteriori 100 milioni di dollari USA per il completamento di un progetto digitale appartenente al meta-universo domestico.

I progetti digitali dedicati ai meta-umani, come rappresentato da Ayayi, condurranno senza ombra di dubbio verso il mondo del meta-universo, dove inter-dimensionale, virtuale e realtà sono perfettamente connessi.

Per concludere, possiamo dire che per i marchi del settore e gli imprenditori/investitori, il dispiegamento di queste figure digitali iper-tecnologiche stia portando un grande vantaggio rispetto alla concorrenza.

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