Il deep web

Come ho già ampiamente spiegato negli articoli precedenti, l’indicizzazione sui motori di ricerca è fondamentale per tutte le attività che vogliono farsi trovare e rendere visibili i propri servizi. Oggi parlamo invece, di quanto oscura e nascosta sia una parte del web che pochi conoscono: il Deep Web. Cosa ci nasconde la parte oscura di internet?

Cosa conosciamo del web?

Tutti sono abituati ad utilizzare i motori di ricerca, per trovare siti come Facebook, Twitter, LinkedIn, YouTube, Wikipedia, siti governativi, siti di notizie, siti di shopping, ecc. ecc., in realtà quello che voi potete vedere o trovare sul web, è solo il 4% dell’intero mondo di internet.

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Le zone del web

La parte conosciuta da tutti, come già detto, costituisce solo la superficie del web, in cui i contenuti condivisi nella rete, sono visibili.

Ogni livello di internet ha un nome ben preciso, tutto ciò che riusciamo a trovare con i classici motori di ricerca è catalogato nel “Surface Web“.

Invece i contenuti visibili, ma non indicizzati dai motori di ricerca, fanno parte del “Bergie web“.

Per scendere sotto questo livello, servono strumenti particolari e browser appositamente configurati; ed è qui che inizia il pericolo!

Cosa ci nasconde internet?

Al di sotto della linea, definita “Surface Web”, si trova il famigerato “Deep Web” (il Web profondo e nascosto ai motori di ricerca), che compone una porzione di ben il 90% di internet.

Per innumerevoli motivi, anche di dubbia legalità, i contenuti di questa “porzione” sono nascosti e accessibili solo con browser particolarmente configurati. Il più conosciuto è Tor, che risulta essere la porta di ingresso al deep web.

Tor Browser

Tor viene usato, per accedere ad una porzione del deep web. L’utilizzo e le possibili configurazioni sono così semplici e intuitive, che possono essere definite quantomeno inquietanti. Ti assicuro che è molto più semplice di quanto immagini.

Tor browser è compatibile con le principali piattaforme desktop e ci sono versioni modificate anche per iOS e Android. Senza questo particolare browser non è possibile scendere al di sotto del surface web, pertanto da questo punto in poi, alcune precauzioni sono d’obbligo.

Gli indirizzi url del deep web, sono molto particolari. Veramente difficili da ricordare a memoria (es. http://xmh?87kje98kljd.onion/).

Com’è possibile notare, il suffisso finale dell’indirizzo web “.onion“, è ben diverso da quelli che siamo abituati a vedere con i classici .it, .com, .eu, .net, e via dicendo. Questo, perché esiste una crittografia particolare, che oscura e rende anonimi i contenuti.

Onion routing (.onion)

Onion routing è una tecnica di anonimato delle informazioni in una rete web. Dentro onion, i messaggi sono incapsulati in “strati” di crittografia, che vengono paragonati agli strati di una cipolla, dato l’incapsulamento.

I dati e i file vengono criptati e trasmessi attraverso una serie di nodi, chiamati appunto onion router, ognuno dei quali “sbuccia” un singolo strato di crittografia, scoprendo così il prossimo nodo di destinazione del dato.

Il mittente rimane anonimo, perché ciascun intermediario conosce solo la posizione del nodo immediatamente precedente e immediatamente successivo (fonte wikipedia).

Come si comporta il deep web

Gli indirizzi “url“, oltre ad avere questa particolare caratteristica di dati criptati, cambiano costantemente e anche molto rapidamente. Proprio per questo motivo, non possono essere indicizzati dai motori di ricerca che nel deep web non esistono.

Non ci sono soldi: si usano monete virtuali come per esempio il BitCoin. All’interno del deep web, anche il valore delle cripto monete cambia costantemente.

Cosa si trova oltre il deep web?

Impossibile anche da immaginare…

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Dark Web

Abbiamo parlato a lungo del deep web, definito il terzo livello del web, ma ci sono contenuti introvabili anche nel deep web. Incredibile vero? Questi contenuti costituiscono un ulteriore 6% della totalità di internet e si trovano nel “Dark Web“, una zona profonda oltre cui ci sono: un quarto livello che si chiama “Charter Web“, ed un quinto detto “Mariana’s Web” che addirittura i computer tradizionali non sono in grado di vedere.

Per poter accedere a quest’ultimo livello, infatti, occorrono computer quantistici in possesso solo ai Governi. Si parla di un livello così sofisticato che solo gli hacker più esperti del mondo possono accedervi, dove si dice che combattano delle guerre sotterranee, per avere il controllo dell’intera rete internet.

Addirittura esiste un ultimo livello che si definisce “anomalia“. Questo livello, scoperto recentemente, compone e lancia segnali casuali sulla rete ed è al fuori dal controllo di tutti.

I livelli del web

1° Livello – Surface Web
2° Livello – Bergie Web
3° Livello – Deep Web
4° Livello – Charter Web
5° Livello – Mariana’s Web
6° Livello – Quello che contiene questo livello è sconosciuto (senza nome).
7° Livello – The Soup Fog (Virus) Il modo migliore per descrivere questo livello, è definirlo “War Zone”.
8° Livello – The Primarch System (Si tratta, a quanto pare, di un’anomalia. Il sistema non risponde, ma invia comandi inalterabili per tutta la rete in modo casuale).

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